Produzione bio Provenzale, non solo lavanda....

Le piante officinali: una guida pratica alla conoscenza delle più diffuse.

Molto utilizzate nella fitoterapia, le piante officinali sono utilizzate sin dai tempi antichi grazie alle loro capacità curative.
Esistono moltissime varietà di vegetali utili per combattere i disturbi maggiormente diffusi e, grazie alla ricerca scientifica, sappiamo che alcune piante officinali sanno dimostrarsi realmente preziose.

Tra quelle più conosciute rientrano senza ombra di dubbio la lavanda, la salvia sclarea, l’elicriso, la verbena e il timo. Insomma, ne esistono davvero moltissime, ma in questo articolo ci occuperemo principalmente di quelle appena citate e delle loro proprietà.

Cosa sono le piante officinali

Conosciute anche come erbe medicinali, sono vegetali contenenti sostanze e principi attivi utili per un utilizzo terapeutico e benefico. Sostanzialmente si utilizzano i loro principi attivi per moltissime applicazioni diverse. Questi sono particolarmente concentrati in alcuni elementi della pianta, tra i quali rientrano le foglie, i fiori, i boccioli, le radici e molte altre parti vegetali.

Come si utilizzano le piante officinali

Nel corso di secoli, le piante officinali sono state utilizzate in molteplici modi diversi, motivo per cui sono stati ideati altrettanti sistemi per sfruttare nel modo migliore tutte queste erbe medicinali, specialmente in mancanza della medicina di tipo scientifico.

Dunque, i rimedi di origine naturale e fitoterapeutici sono disponibili in diversi formati tra cui troviamo:

        • Essiccazione: questo è sicuramente uno dei metodi maggiormente diffusi e antichi destinato alla conservazione delle erbe. L’essiccazione può essere ottenuta grazie all’esposizione al sole, alla ventilazione o al calore. Dopodiché i vegetali essiccati potranno essere utilizzati per moltissimi scopi diversi.

 

        • Olio essenziale: i famosissimi oli essenziali sono ottenuti grazie a processi di spremitura o di distillazione in maniera tale da preservarne al meglio tutte le proprietà organolettiche. Inoltre, da questi oli è possibile ricavare gli idrolati. Questi rimedi sono i più concentrati e dunque anche quelli da utilizzare con maggiore parsimonia.

 

        • Tisane: la tipica tisana calda ottenibile grazie all’infusione di erbe medicinali essiccate e triturate è un sistema conosciutissimo per approfittare e trarre vantaggio dai benefici offerti da questi vegetali.

 

A questo punto, una volta scoperti i principali metodi di conservazione delle piante officinali, possiamo passare alle proprietà di alcune specie vegetali più conosciute e apprezzate, ovvero la lavanda, la salvia sclarea, l’elicriso e la verbena.

Lavanda, salvia sclarea, elicriso e verbena: le proprietà di queste piante officinali

I classici fiori di lavanda sono particolarmente diffusi per merito delle loro proprietà leggermente sedative e antispastiche che agiscono per lo più sulle fibre muscolari lisce che compongono il nostro intestino.
Inoltre, l’olio essenziale di lavanda utilizzato esternamente e ottenuto grazie alla distillazione dei fiori, si dimostra utilissimo grazie alle sue proprietà antinfiammatorie.

Diversamente, la salvia sclarea e in particolare il suo olio essenziale, vengono utilizzati nel settore cosmetico ed erboristico. Al contrario, la salvia di tipo comune è maggiormente utilizzata nelle nostre cucine. Tuttavia, la sclarea è particolarmente apprezzata dalle aziende che si occupano della produzione di liquore, di cui il più famoso è senza dubbio il Vermut. Oltretutto, questa pianta è particolarmente indicata per le sue capacità detergenti, antinfiammatorie, anti-età e come maschera per capelli.

Continuando con l’approfondimento relativo alle proprietà delle piante officinali più diffuse, non possiamo non parlare dell’elicriso. Il suo olio essenziale possiede spiccate capacità antiallergiche e antinfiammatorie, specialmente per quanto concerne l’apparato respiratorio. Al contrario, nel settore cosmetico il suo estratto è utilizzato per la realizzazione di creme solari e per realizzare veri elisir per la pelle del viso.

Ci avviciniamo alla conclusione del nostro articolo parlando della Erba Cedrina o Limoncina, conosciuta anche come Verveine, ovvero una pianta officinale dalle molteplici proprietà.
Tra queste spiccano senza dubbio quelle legate alla riduzione dello stress. Inoltre il suo olio essenziale vanta un buon potere disinfettante per quanto riguarda le cavità nasali e il cavo orale. Oltretutto, la verbena aiuta la cicatrizzazione della cute, allevia i dolori cervicali e reumatici ed è in grado di combattere le infezioni che colpiscono i muscoli. A tal proposito, visitando il link https://comeinprovenza.it/search?q=vervaine sarà possibile trovare tutti i prodotti a base di Verveine adatti a ogni necessità.

Infine, tra le erbe officinali maggiormente diffuse non possiamo non citare il timo.
A questa pianta si attribuiscono infatti proprietà antispasmodiche, antimicrobiche, stomachiche ed espettoranti. Oltretutto, l’efficacia del timo è assai consolidata, tant’è che il suo utilizzo è ancora oggi piuttosto diffuso per trattare i sintomi di bronchite e tosse.
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